Il Pisa Book Festival si chiude fra alto gradimento e grande soddisfazione degli editori

Il Pisa Book Festival si chiude con un altissimo numero di presenze e di contatti business. A Pisa uno scambio di idee e di emozioni positive.
dsc_4368
dsc_3335Con migliaia di visitatori, lunghe code agli ingressi, decine di eventi in contemporanea e tanti ospiti della scena letteraria e internazionale si è chiusa, domenica 11 novembre, la sedicesima edizione del Pisa Book Festival, il salone del libro ideato sedici anni fa dall’editrice Lucia Della Porta. “La Spagna ha fatto di questa sedicesima edizione una vera fiesta, tanto pubblico fra gli stand, gremite le sale degli eventi e tantissimi i bambini che hanno partecipato ai laboratori. Pisa ha confermato ancora una volta la sua fama di città che legge e che sa apprezzare la qualità degli eventi e dei relatori. Guardiamo alla prossima edizione consapevoli che il pubblico si aspetta molto dal Festival e che non dobbiamo deluderlo”. Bagno di folla per Nada, la cantante che al Festival si è presentata in veste di scrittrice con il suo Leonida, per Teresa Ciabatti, finalista al Premio Strega, che ha presentato in anteprima il suo delicato Matrigna, per Roberto Cotroneo e per Carmine Abate.
Carmine AbateDomenica all’insegna del giallo con Marco Vichi, Giampaolo Simi, Marco Malvaldi, Serena Venditto. Pienone al Repubblica Caffè per gli incontri condotti dai giornalisti Laura Montanari Fabio Galati, e grande successo per l’omaggio a Leonard Cohen, attraverso il libro di Silvia Albertazzi e le cover musicali di Dany Greggio. L’illustrazione è stata protagonista nella sezione Junior, dove editori come Kalandraka, Sinnos, Gallucci, Orecchio Acerbo, Parapiglia, Biancoenero, Artebambini, Italy for Kids, Educazione Facile, Matti da Rilegare, Noctua Book, Raffaello Libri e Creativamente hanno esposto le loro novità d’autunno.
Domingo VillarLa Spagna, il Paese ospite d’onore di questa sedicesima edizione, ha salutato Pisa e l’Italia con una delle sue più grandi scrittrici di successo, Dolores Redondo e un partecipatissimo focus sul noir spagnolo insieme ai giallisti Lorenzo Silva Domingo Villar. La sedicesima edizione del Pisa Book Festival è stata la più visitata in assoluto, da quando per l’ingresso alla fiera è stato introdotto il biglietto (il venerdì l’entrata è invece libera). L’edizione 2018 è una conferma dell’andamento positivo non solo in termini di presenze, ma anche del gradimento da parte del pubblico e del volume d’affari degli editori indipendenti ospiti della rassegna.
Domenica 11, l’ultimo dei tre giorni del Festival, ha fatto registrare un picco di presenze sin dalla mattina: dalle 10, agli stand degli espositori e nelle sale erano già centinaia i visitatori dentro il Palazzo dei Congressi. Una tendenza che non si è arrestata per tutta la giornata e che si è via via accresciuta sin dal primo pomeriggio, con lunghe code alle biglietterie proseguite fino intorno alle 18.
dsc_3260
SinnosA conferma dell’ottima gestione dell’evento e della propensione delle famiglie a intrattenersi fra gli stand degli espositori e a vivere tre giorni immersi fra i libri, ci sono i dati dei tre punti ristoro allestiti all’interno del Palazzo dei Congressi. In crescita, nel ristorante del Palazzo, la permanenza di famiglie e di gruppi per pranzi veloci ma gustosi, all’insegna della migliore tradizione toscana.
GremeseIn crescita anche i visitatori da fuori provincia e da fuori regione, come dimostrano i dati raccolti nel giorno di sabato attraverso la vendita dei biglietti. La collaborazione con Trenitalia, che prevedeva riduzioni sul biglietto d’ingresso al Festival, ha fatto registrare arrivi da ogni parte della regione e dell’Italia centro-settentrionale. A facilitare l’accesso dei visitatori alla rassegna, un importante supporto è stato il Pisa Book Train, il trenino gratuito messo a disposizione del pubblico per raggiungere il Palazzo dei Congressi senza fatica e divertendosi, cogliendo l’occasione per ammirare i meravigliosi lungarni della città.
dsc_1848
Grande la soddisfazione dei veri protagonisti del Pisa Book Festival, i 150 editori indipendenti. Barbara Mori, responsabile della segreteria editori, conferma: “Quest’anno il Festival ha superato se stesso. Abbiamo ricevuto tanti feedback positivi dagli editori soddisfatti dell’organizzazione, di anno in anno sempre migliore, e dell’afflusso costante di visitatori che hanno potuto fermarsi agli stand e familiarizzare con i loro cataloghi e le loro novità. Anche questa edizione – conclude – conferma una crescita costante della manifestazione e l’inizio di una nuova consapevolezza nel pubblico che ama sempre di più questo tipo di fiere”. Per Daniela Di Sora delle Edizioni Voland: “Esporre a Pisa è sempre una grande soddisfazione: il pubblico è attento e interessatissimo. Anche quest’anno facciamo i complimenti all’organizzazione per il bellissimo evento”.