Si è aperto con lunghe code agli ingressi il secondo giorno del Pisa Book Festival che, per tutta la mattina, ha portato migliaia di persone al Palazzo dei Congressi. Tantissimi i curiosi agli stand delle case editrici indipendenti e sale piene durante gli eventi, i dibattiti, i workshop e gli incontri con gli autori.
Da segnalare i posti in piedi e il tutto esaurito nella sala Azzurra alla presentazione del libro sul Sessantotto a Pisa, edito da Pacini Editore e scritto da Beppe Meucci e Stefano Renzoni, collegato alla mostra ora in corso a Palazzo Blu. Pienone anche al Book Club dove Sandro De Riccardis, autore della Mafia siamo noi (Add Editore), è stato intervistato dagli studenti delle scuole superiori e dal professore Domenico Accorinti: “Ragazzi – ha detto lo scrittore – dovete fare rete. Usate i social per combattere la mafia. Dobbiamo tutti essere consapevoli che essa è ovunque, fra noi, appunto. Si è mescolata nella gente perbene. E non spara più, ma vende droga e non solo. Siamo noi a finanziarla, senza rendercene conto”. Tutti stregati dalla Stella rossa di Ivan (Raffaello Libri) i ragazzi delle medie e delle superiori, all’incontro sul libro che racconta la Rivoluzione russa dal punto di vista di un giovane che l’ha vissuta in prima persona.
Ha incuriosito e stupito il pubblico la storia dimenticata del pisano Eusebio Valli, inventore dei vaccini (edito da Lindau): l’autore Roberto Volpi ha ripercorso la vita del medico che “girò mezzo mondo con l’idea di salvare gli uomini dalle più terribili malattie del suo tempo grazie ai vaccini. Di lui però non resta che un’impronta evanescente nella storia della medicina. Strano e immeritato destino per il primo medico che, generalizzando la scoperta di Edward Jenner (l’inglese a cui si deve il vaccino contro il vaiolo), formulò il principio secondo il quale si può immunizzare da una malattia contagiosa iniettando la stessa materia responsabile dell’infezione ma debitamente attenuata”.
Attesa per i grandi eventi del pomeriggio: alle 15 si va alla scoperta della scena internazionale vista da Berlino con Eugene Ostashevsky e Rasha Abbas, per la sezione speciale Parataxe; di viaggi e di scoperte si parlerà nella sala Azzurra alle 19 con il giornalista della Nazione, Paolo Pellegrini, al Pisa Book Festival per presentare Fuori dalle piste battute dal Tibet al Sahara (Fusta Editore).
L’amore al tempo dei social al Repubblica Caffè sarà protagonista con Sara Gazzini. Si viaggia nel tempo e si ritorna nei favolosi anni ’70 con “Le chiamavano colonne sonore” a cura di Viola Editrice; alla stessa ora si riflette con Cristina Nadotti e Monica Lanfranco per “Donne dentro. Detenute e agenti di polizia penitenziaria raccontano”.
Alle 17 la sala Pacinotti si trasformerà in tribunale per il processo a Lenin e molti altri eventi; alle 18 ce ne sarà ancora per tutti i gusti: Chiara Francini con il suo ultimo romanzo nella sala Pacinotti; Lutero e il dibattito fra scienza e fede con Adriano Prosperi e Vincenzo Barone nella sala Fermi; l’Islam e le donne nella tavola rotonda al Book Club con Selma Dabbagh e Terence Ward.
Si prevede il tutto esaurito anche domani per l’arrivo degli ultimi big e dei giallisti. Alle 15 nella sala Pacinotti, Alberto Rollo, a lungo direttore editoriale Feltrinelli e finalista al Premio Strega e al Premio Stresa, racconterà il suo primo libro, Un’educazione milanese (Manni Editore), documento d’epoca e storia di una generazione. Paolo Cognetti è la presenza più attesa di questa quindicesima edizione; l’autore delle Otto montagne (Einaudi) sarà intervistato alle 16 nella sala Pacinotti da Lucia Della Porta. Alle 17 nella sala Pacinotti ci si potrà tuffare nelle Costellazioni del Crepuscolo (Il Saggiatore), il romanzo di Francesco Permunian, oppure in contemporanea nella sala Fermi ascoltare le Storie di matti (Fazi Editore) di Arianna Porcelli Safonov.
Il giallo sarà il colore dominante di quest’ultima giornata connotata da due grandi anteprime: si parte alle 15 nella sala Fermi con la giallista finlandese Minna Lindgren; in contemporanea al Book Club Sergio Valzania introdurrà il suo Assassinio sul cammino di Santiago (Ediciclo Edizioni) in conversazione con Giampaolo Russo. Alle 16 nella sala Fermi, Marco Malvaldi presenterà Negli occhi di guarda (Sellerio) con Fabio Galati e Laura Montanari; alle 18 tutti pronti in sala Pacinotti per dare il bentornato al commissario Bordelli di Marco Vichi, che sarà intervistato da Leonardo Gori e Valerio Aiolli. Sempre Vichi, alle 12 al Book Club, sarà impegnato in una conversazione con Giulietta Bracci Torsi e Paolo Ciampi sulla Foresta del silenzio (Ediciclo).
Si prepara a commuovere e a incuriosire la bellissima Selma Dabbagh, la scrittrice britannico-palestinese che domani alle 12 nella sala Pacinotti racconterà Out of it. Fuori da Gaza (Il Sirente), il libro in cui ridefinisce la Palestina e il suo popolo e dà al lettore la possibilità di vivere una storia di “ordinaria” vita palestinese.
Ma la giornata offrirà sin dalla mattina molti altri interessanti incontri. Si aprirà alle 10 con la lezione-laboratorio di Luca Ricci l’ultima giornata del Pisa Book Festival. Con l’aiuto del racconto di Carver Perché non ballate, lo scrittore spiegherà tecniche e segreti dell’arte del racconto. L’incontro fa parte dei workshop CELA, il progetto dedicato ai talenti emergenti della letteratura.
Il Repubblica Caffè dei giornalisti Laura Montanari e Fabio Galati aprirà alle 12 per ospitare Giampaolo Simi e la sua Ragazza sbagliata (Sellerio); alle 14 Pippo Russo presenta Nedo Ludi. L’ultimo “caffè” sarà alle 18 con Bellissime (Fandango Libri), il libro inchiesta di Flavia Piccinni che svela i retroscena dei concorsi di bellezza in Italia, le ambizioni e le frustrazioni delle mamme di tante aspiranti lolite e baby miss.
Nella sezione speciale Corse Toscane dedicata alla meravigliosa isola, alle 14 nella sala Fermi si discuterà dei rapporti economici fra la Toscana e la Corsica (a cura della casa editrice Albiana).