La giornata è iniziata con i laboratori di traduzione del progetto CELA e l’incontro del Repubblica Caffè con il giornalista Giampaolo Cadalanu che ha tradotto in italiano I diari di Raqqa (Mimesis Edizioni). “Le prime vittime del fanatismo islamico sono gli islamici stessi”, ha detto l’inviato in Medio Oriente, raccontando al pubblico, composto da tanti studenti delle scuole, la vita quotidiana di un ragazzo di Raqqa restio a sottostare alle regole estremiste dei fanatici musulmani.
“Wanda Osiris? Ballava, cantava e recitava malissimo, ma aveva una classe inimitabile”, è una delle molte rivelazioni che ieri pomeriggio Vito Molinari, il padre della televisione italiana, ha svelato durante la presentazione del suo primo libro Le mie soubrettes (Gremese Editore). Affiancato dalla bellissima Elisabetta Viviani, voce storica di Heidi e amatissima soubrette, Molinari ha ripercorso la storia della televisione italiana, attraverso curiosi aneddoti e documenti fotografici, contenuti nel libro, come la nascita della storia d’amore fra Dario Fo e Franca Rame o le censure subite per alcuni spettacoli.
E domani? Sarà una giornata… di rivoluzioni. Si parte alle 12 nella sala Blu con Il Sessantotto a Pisa, 50 anni dopo: quella pagina di storia fatta di fermenti, contestazioni, battaglie e utopie sarà ricordata dal giornalista Giuseppe Meucci e dallo storico dell’arte Stefano Renzoni, autori e curatori del libro Il Sessantotto. Immagini di una stagione pisana (Pacini Editore), arricchito da una testimonianza di Massimo D’Alema (che di quegli anni pisani fu protagonista) e collegato alla Mostra dossier in corso a Palazzo Blu; con loro ci saranno Andrea Mariuzzo, ricercatore di Storia Contemporanea alla Scuola Normale Superiore, e il giornalista Giorgio Meletti del Fatto Quotidiano.
Grande attesa per il processo a Lenin che si terrà alle 17 nella sala Pacinotti. A cento anni dalla Rivoluzione d’ottobre in cui ebbe un ruolo da protagonista, per Vladimir Il’ič Ul’janov si aprono le porte di uno speciale tribunale, che vedrà nei panni del giudice Franco Andreucci, fra i massimi esperti di storia del Partito comunista italiano, ed Ettore Cinnella, fra i più illustri sovietologi italiani, e Guido Carpi, docente di letteratura russa, in quelli rispettivamente dell’accusa e della difesa.
Sempre in tema di rivoluzioni, a cinquecento anni dalla Riforma protestante, Lutero (Mondadori), la monumentale monografia dello storico Adriano Prosperi, ricostruisce il quindicennio in cui il monaco s’interrogò sulla libertà del cristiano. Sul tema “Tra scienza e fede: Lutero alle origini dell’Europa moderna” Prosperi si confronterà domani alle 18 con Vincenzo Barone, scienziato e direttore della Scuola Normale di Pisa.
Per chi desideri approfondire l’Islam e le sue contraddizioni, sempre domani alle 11 in sala Fermi “L’Isis spiegato ai ragazzi” (LEF edizioni) e alle 18 al Book Club “L’Islam e le donne”, tavola rotonda con Selma Dabbagh e Terence Ward; conduce Renata Pepicelli dell’Università di Pisa.
Sale l’attesa per Chiara Francini, che presenterà alle 18 in sala Pacinotti Non parlare con la bocca piena.
E per i più piccoli? Dalle 10 alle 17 i ragazzi potranno imparare a disegnare alla maniera di Magritte con Margherita Loy, o tuffarsi nel meraviglioso mondo dei Mumin nei laboratori di disegno di Claudia Flandoli, o colorare i cavalli insieme a Marco Degl’Innocenti.